Landscape In-Between  Un torrente ed un cortile

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Landscape In-Between è un progetto per l’ex area industriale di Acetati a Verbania (IT). 


Partendo dalla metafora del cortile sul retro, il progetto riflette sull'idea di riuso come strategia territoriale.
Con l’intento di raccogliere accuratamente e ricomporre radicalmente materiali, flussi, periodi storici e tracce di produzione incise sul territorio, il progetto si propone di esplorare la natura della città di oggi: i suoi elementi, processi, paesaggi, territori e gli spazi intermedi.


































 






I. Un cortile
L’area ex Acetati, un tempo periferia industriale tra Pallanza e Intra, oggi si trova nel cuore del tessuto urbano di Verbania. Il sito emerge come parte di un ‘cortile territoriale’: un territorio frammentato di spazi marginali e paesaggi dimenticati, dove hanno luogo attività produttive nascoste. Comprendere la qualità del sito accogliendo la metafora del cortile, costituisce il nostro punto di partenza per il progetto.


2. Impianto di riciclaggio metalli Borgotti Teresa Srl (cortesia Borgotti Teresa Srl).











II. Riscoperta del torrente
Attualmente la città di Verbania è orientata verso il suo pittoresco lungolago. Ci proponiamo di riportare sulla mappa il torrente San Bernardino, per ricollegare il lungolago al resto del territorio verbanese. Immaginiamo che il torrente diventi un filo lungo il quale si snoda una sequenza di episodi paesaggistici, agendo così come un elemento di biodiversità a supporto di un lento movimento ciclopedonale.


1. Mappa Teresiana, 1722;
2., 4. Il torrente San Bernardino River dopo l’alluvione, XIX secolo (cortesia Museo del Paesaggio Verbania);
3. Attività di sbianca dei tessuti sul torrente San Giovanni.










III. Quattro ecologie
Imparando dalla storia produttiva di Verbania, emerge un'idea secondo cui i processi naturali e le attività produttive si sviluppano in sinergia, completandosi a vicenda. Partendo da questa tradizione, il nostro progetto propone una nozione di ecologia dove la ‘produzione’ e il territorio sono concepiti come un tutt'uno. Seguendo i frammenti in loco, scopriamo quattro distinte ecologie esistenti nell'area: Pietra, Acqua, Verde e Archeologia Industriale.


1. Fabbriche nell’area di San Bernardino, ca. 1860;
2. Scalpellini nella cava di Baveno, 1920-30 (cortesia Museo del Paesaggio Verbania);
3. Roggia a Intra;
4. Intra città di ciminiere, inizi XX secolo.










IV. Laboratorio Acetati
Prima di progettare lo spazio vero e proprio, ci proponiamo di creare una composizione di attori che abiteranno il sito collegandolo a reti di produzione ed ecologie più ampie. Essi danno vita ad una comunità che lavora sul riutilizzo e valorizzazione delle risorse locali, composta da ‘poli di riuso’ e da una ‘comunità creativa’ impegnata nell'innovazione e design dei materiali. La produzione è concepita all’interno del progetto come un processo materiale e immateriale, un atto sociale e intellettuale. Immaginiamo che il nome di questa comunità sia ‘Laboratorio Acetati’.










V. Una passeggiata
Lo spazio pubblico della città policentrica non ha la forma della tradizionale piazza della città storica. È una passeggiata attraverso paesaggi dimenticati; è un luogo fluido e dinamico in divenire; è locale, ma permette uno sguardo territoriale; è produttiva, ma fa parte della quotidianità. È un palcoscenico per Verbania dove diverse esperienze sono rese possibili. Più che uno spazio progettato e articolato, è una composizione di incontri ed eventualità: un’infrastruttura di incontri.