Landscape In-Between Un torrente ed un cortile
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Landscape
In-Between è un progetto per l’ex area industriale di Acetati a Verbania (IT).
Partendo dalla metafora del cortile sul retro, il progetto riflette sull'idea di riuso come strategia
territoriale.
Con l’intento di raccogliere accuratamente e ricomporre radicalmente
materiali, flussi, periodi storici e tracce di produzione incise sul
territorio, il progetto si propone di esplorare la natura della
città di oggi: i suoi elementi, processi, paesaggi, territori e gli spazi
intermedi.
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I. Un cortile
L’area ex Acetati, un tempo periferia industriale tra
Pallanza e Intra, oggi si trova nel cuore del tessuto urbano di Verbania. Il
sito emerge come parte di un ‘cortile territoriale’: un territorio frammentato
di spazi marginali e paesaggi dimenticati, dove hanno luogo attività produttive
nascoste. Comprendere la qualità del sito accogliendo la metafora del cortile, costituisce
il nostro punto di partenza per il progetto.
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II. Riscoperta del torrente
Attualmente la città di Verbania è orientata verso il suo pittoresco
lungolago. Ci proponiamo di riportare sulla mappa il torrente San Bernardino, per
ricollegare il lungolago al resto del territorio verbanese. Immaginiamo che il torrente
diventi un filo lungo il quale si snoda una sequenza di episodi paesaggistici,
agendo così come un elemento di biodiversità a supporto di un lento movimento ciclopedonale.
2., 4. Il torrente San Bernardino River dopo l’alluvione, XIX secolo (cortesia Museo del Paesaggio Verbania);
3. Attività di sbianca dei tessuti sul torrente San Giovanni.
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III. Quattro ecologie
Imparando dalla storia produttiva di Verbania, emerge
un'idea secondo cui i processi naturali e le attività produttive si sviluppano
in sinergia, completandosi a vicenda. Partendo da questa tradizione, il nostro
progetto propone una nozione di ecologia dove la ‘produzione’ e il territorio
sono concepiti come un tutt'uno. Seguendo i frammenti in loco, scopriamo
quattro distinte ecologie esistenti nell'area: Pietra, Acqua, Verde e
Archeologia Industriale.
2. Scalpellini nella cava di Baveno, 1920-30 (cortesia Museo del Paesaggio Verbania);
3. Roggia a Intra;
4. Intra città di ciminiere, inizi XX secolo.
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IV. Laboratorio Acetati
Prima di progettare lo spazio vero e proprio, ci proponiamo
di creare una composizione di attori che abiteranno il sito collegandolo a reti
di produzione ed ecologie più ampie. Essi danno vita ad una comunità che lavora
sul riutilizzo e valorizzazione delle risorse locali, composta da ‘poli di
riuso’ e da una ‘comunità creativa’ impegnata nell'innovazione e design dei
materiali. La produzione è concepita all’interno del progetto come un processo
materiale e immateriale, un atto sociale e intellettuale. Immaginiamo che il
nome di questa comunità sia ‘Laboratorio Acetati’.
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V. Una passeggiata
Lo spazio pubblico della città policentrica non ha la forma della
tradizionale piazza della città storica. È una passeggiata attraverso paesaggi
dimenticati; è un luogo fluido e dinamico in divenire; è locale, ma permette
uno sguardo territoriale; è produttiva, ma fa parte della quotidianità. È un
palcoscenico per Verbania dove diverse esperienze sono rese possibili. Più che
uno spazio progettato e articolato, è una composizione di incontri ed eventualità: un’infrastruttura di incontri.
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